Si è svolta la presentazione ai dirigenti

Si è svolta venerdì 23 giugno 2017 la presentazione del progetto LibreValledAosta ai coordinatori e dirigenti dell’ente regione autonoma Valle d’Aosta, presso la sala conferenze della biblioteca regionale.

La presentazione, organizzata dal dirigente della Struttura Sistemi Informativi e Tecnologici Giorgio Consol che ha svolto anche la funzione di moderatore, aveva l’obiettivo di presentare il progetto alle persone che svolgono funzioni di coordinamento e dirigenza all’interno dell’ente, illustrarne le fasi previste e rispondere alle domande. Inoltre, la presentazione ha coinvolto alcuni relatori esterni il cui intervento ha permesso di collocare il progetto nel contesto più ampio dell’adozione di software Open Source e formati standard per i documenti, nonché di conoscere le best practice derivate dalle esperienze di successo compiute da altri enti pubblici in Italia e all’estero.

Il consigliere Alberto Bertin ha introdotto la mattinata ricordando l’importanza del progetto per conseguire risparmio di denaro pubblico, e cogliere l’opportunità per adeguarsi a standard internazionali migliorando l’interoperabilità dei documenti attraverso l’adozione del formato standard ODF. Ha parlato dell’impegno dell’Amministrazione regionale a favore del progetto e si è detto certo che i dipendenti dell’ente saranno all’altezza di questa piccola sfida che porterà molti benefici nel medio periodo.

Giorgio Consol ha quindi ricapitolato i principali passaggi che ci hanno portato sin qui: la mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale nel 2015 per richiedere alla società in-house In.Va. uno studio riguardo la fattibilità, l’economicità e le modalità di attuazione di un progetto di migrazione verso sistemi a codice sorgente aperto o Open Source; la consegna dello studio a fine 2015; la delibera di Giunta Regionale del febbraio 2016; la scelta delle strutture pilota in funzione della significatività dell’interscambio informativo sia all’interno che verso l’esterno dell’amministrazione regionale e l’interazione della suite di produttività individuale con applicazioni terze.

I relatori esterni Sonia Montegiove e Andrea Castellani sono intervenuti in videoconferenza dalla regione Umbria e, avendo fatto parte del coordinamento di progetti quali LibreUmbria e LibreDifesa, hanno riassunto gli insegnamenti appresi nei progetti di migrazione.

Sonia Montegiove ha impostato il suo intervento evidenziando quali sono gli errori (spesso fatali) in un progetto di migrazione: si tratta di errori che derivano dal sottovalutare fattori che sono invece fondamentali per la riuscita, quali la comunicazione, la formazione, il supporto. Al termine del suo intervento poi Sonia ha risposto a diverse domande che sono arrivate dalla platea.

Andrea Castellani ha condiviso l’esperienza del progetto LibreUmbria evidenziando le buone pratiche da replicare.

È stata quindi la volta di Italo Vignoli che in una ventina di minuti ha spiegato cos’è il software Open Source e qual è il suo modello di business, per poi introdurre il progetto LibreOffice e citare le più significative migrazioni condotte in Italia e all’estero. Italo ha poi accennato al formato aperto standard ODF e ha evidenziato i costi della non interoperabilità rilevati dal NIST (National Institute of Standard and Technology).

Dopo la pausa, Dario Sestero, coordinatore del progetto presso In.Va., ha illustrato le fasi operative e i tempi previsti per lo svolgimento del progetto, ricordando ai dirigenti che il loro contributo attivo è fondamentale per la riuscita. Nel corso della presentazione è stata data risposta a diverse domande poste dai presenti.

Infine, prima dell’ultimo giro di domande Italo Vignoli ha ripreso la parola per evidenziare la qualità del codice di LibreOffice e i metodi attraverso i quali viene raggiunta. Ha quindi ripreso la questione del passaggio al formato standard ODF fornendo utili elementi di raffronto con OOXML, in termini di complessità e sicurezza.

In particolare, sono stati illustrati interessanti dati sui formati di documento usati per gli attacchi, è stato citato che il formato ODF è stato dichiarato standard nel Regno Unito poiché risponde alle esigenze dei cittadini, inoltre ODF è standard in Olanda, Svezia, Francia e a Taiwan. Italo ha anche evidenziato il fatto che OOXML non è standard poiché i documenti creati differiscono a seconda delle versioni di Office e delle azioni intraprese dall’utente. Viceversa, ODF produce documenti identici, indipendentemente dai sistemi operativi e dalle versioni di LibreOffice.

Il fatto che la presentazione sia terminata ben oltre l’orario previsto è stata una bella dimostrazione dell’interesse e dell’attenzione manifestati da parte di tutti coloro che sono intervenuti.

Nella sezione Materiali didattici è possibile trovare le diapositive utilizzate dai relatori e la registrazione video di tutti gli interventi.