Risultati della raccolta dati relativa ai fabbisogni formativi

È stata chiusa nei giorni scorsi la raccolta dati relativa ai fabbisogni formativi relativamente all’utilizzo del software di produttività personale, raccolta a cui hanno partecipato i dipendenti regionali tra il 9 agosto e il 23 settembre.

Hanno completato la compilazione del questionario online 1363 dipendenti, quindi più della metà dei 2200 circa che utilizzano un pc. Il questionario presentava tre gruppi di domande: il primo gruppo intendeva accertare quale fosse l’utilizzo e la tipologia delle operazioni svolte con le varie componenti della suite Office, il secondo se le persone avessero precedentemente ricevuto una formazione su Office e su quali programmi, mentre l’ultimo gruppo era concepito per raccogliere informazioni sulla motivazione, le attitudini a condividere la conoscenza e la disponibilità a ricevere la qualifica di ‘formatore interno’ in modo da facilitare la realizzazione del progetto di migrazione. Vediamo quali sono stati i risultati.

Uso di word

uso-di-wordL’indicazione della tipologia di operazioni svolte abitualmente dagli utenti permetterà di organizzare nel modo più efficace la formazione, suddividendo gli utenti che necessitano di una formazione più di base da quelli che hanno bisogno, per il loro lavoro, di saper utilizzare funzionalità specifiche.

Uso di Excel

uso-di-excelCome per il caso di word, anche per excel si osserva che la maggior parte degli utenti utilizza funzioni abbastanza di base in un foglio di calcolo, mentre un gruppo minore utilizza funzioni avanzate quali la creazione di moduli e le tabelle pivot. Vi era anche un campo libero in cui un piccolo gruppo di utenti (meno del 2% del totale) ha indicato di utilizzare macro.

Uso di Access

Tra gli utenti che hanno risposto al sondaggio, la percentuale di coloro che utilizzano Access risulta molto contenuta. Poiché le applicazioni scritte in Access non sono direttamente portabili su LibreOffice, ciò è confortante nel contesto della migrazione. I risultati confermano quanto emerso dall’analisi preliminare condotta delle applicazioni Access gestite da In.Va. Spa da cui emergeva che tali applicazioni sono utilizzate su circa 200 delle 2200 postazioni di lavoro regionali (meno del 10%) e di queste solo un centinaio (circa il 5%) richiederanno un adeguamento per funzionare senza il pacchetto Office installato.

Sarà obiettivo del questionario sulle criticità applicative verificare se sono in uso altre applicazioni Access e quale la loro criticità.

Uso di Power Point

Circa un terzo degli utenti che ha risposto al questionario utilizza Power Point.

Precedente formazione su Office

Circa la metà degli utenti che ha risposto dichiara di aver svolto una formazione su Office, il 75% di loro in anni precedenti il 2013; sempre il 75% dichiara che tale formazione è stata inferiore o uguale a 20 ore.

Il grafico seguente illustra gli argomenti trattati.

Attitudini, motivazione e disponibilità a formare

Un dato estremamente positivo emerso è che quasi la metà degli utenti ritiene di essere capace di trasmettere e condividere le proprie conoscenze con altri. Ciò è particolarmente importante e coerente nell’adozione di strumenti di lavoro quali LibreOffice: la disponibilità a collaborare e condividere il sapere con altri è infatti una delle grandi risorse di cui si possono giovare gli utenti di software Free/Libre Open Source.

Altrettanto positivo è il fatto che più di 1000 rispondenti (più del 75% degli utenti) abbia risposto di condividere gli obiettivi e l’entusiasmo nei confronti del progetto voluto dall’amministrazione regionale.

Infine, più di un terzo dei rispondenti ha dichiarato di essere disponibile a ricevere una formazione specifica e formare a propria volta i colleghi o comunque costituire un riferimento interno per quanto riguarda l’uso di LibreOffice e dei formati documentali aperti.

Nel corso dell’autunno verrà completata anche la raccolta delle criticità applicative e documentali, a cui sin d’ora invitiamo tutti gli interessati a rispondere in modo che tutte le situazioni problematiche possano essere anticipate e al momento in cui inizierà la migrazione vera e propria (con dismissione di Office) l’operatività non subisca intoppi.