Pronto il sondaggio on-line per il completamento dell’analisi
È pronto il sondaggio on-line per la raccolta delle informazioni che permetteranno di completare il quadro dell’analisi relativa al progetto LibreValledAosta.
Una conoscenza approfondita della situazione esistente è un prerequisito molto importante in un progetto di migrazione all’interno di un ente. Essa infatti permette di conoscere in anticipo quali saranno le situazioni ove la sostituzione del software di produttività personale potrà svolgersi in modo più fluido e quelle ove sono presenti criticità che richiedono maggiore attenzione e impegno di risorse per raggiungere la soluzione desiderata.
L’attività di analisi del progetto LibreValledAosta è partita due anni fa con la realizzazione dello studio di fattibilità da parte di In.Va. che, tra le altre cose ha individuato le criticità dell’applicazione Atti e Delibere e dell’applicazione Anagrafe regionale disabili; entrambe comprendono componenti che interagiscono con Office. Sono quindi state avviate le attività di adeguamento di tali applicazioni in modo da svincolarle dal prodotto proprietario e renderle compatibili con la soluzione Open Source ma soprattutto con lo standard ODF. Tali attività dovrebbero essere completate nell’autunno 2017.
L’analisi è poi stata estesa a tutte le applicazioni Access gestite da In.Va., valutando per ciascuna se interagisca o meno con il software di produttività personale e, in caso affermativo, la complessità del lavoro necessario per poterla adeguare allo standard ODF. Nel corso della migrazione a LibreOffice si prevede di sostituire Access laddove possibile con il solo supporto per l’esecuzione. Quest’ultimo non prevede un costo di licenza e permette di utilizzare l’applicazione, senza poterla modificare.
Le applicazioni Access costituiscono spesso ‘una mina vagante’ per l’ente, in quanto hanno modalità di gestione che non rispondono ai criteri di sicurezza e qualità che caratterizzano invece il rilascio di altre tipologie di applicazioni, quali ad esempio le applicazioni web. Tra questi criteri troviamo ad esempio la disponibilità di backup, una storia delle versioni, la documentazione, i riferimenti al gruppo di sviluppo e di progetto, la verifica della qualità del codice sorgente, il monitoraggio per rilevare precocemente malfunzionamenti di qualche componente. Per queste ragioni, la migrazione diventa un’opportunità di censire e mettere ordine tra le applicazioni Access, valutare se migrarle ad applicazioni web o comunque gestirle in modo più centralizzato.
Dall’analisi preliminare emerge che sono conosciute circa 90 procedure Access e che 50 non richiedono adeguamenti e possono essere direttamente migrate all’ambiente di esecuzione. Queste applicazioni sono utilizzate su circa 200 delle 2200 postazioni di lavoro regionali (meno del 10%) e di queste solo un centinaio (circa il 5%) richiederanno conversione.
Rimangono da conoscere le applicazioni Access che sono state sviluppate e gestite autonomamente dai vari uffici e questo è lo scopo, insieme a quello di incrociare i dati per consolidare le informazioni, dei questionari.
Il sondaggio online permetterà anche di verificare se vi sono particolari criticità nelle tipologie di documenti trattati, come ad esempio presenza di macro o modelli di documento particolarmente complessi, così da predisporre il lavoro di conversione a ODF.
Il sondaggio online permetterà anche di conoscere meglio i fabbisogni formativi degli utenti, in funzione delle loro attività tipiche, in modo da pianificare e ottenere la massima efficacia dai corsi di formazione previsti.
Nei prossimi giorni verrà quindi inoltrata una circolare in cui verrà chiesta la collaborazione dei dipendenti per completare la raccolta di queste informazioni. Grazie alla collaborazione di tutti riusciremo a far procedere il progetto nel modo più fluido e trasformarlo in un’opportunità per migliorare la qualità del nostro lavoro.